Gallarate: l’esodo istriano dalmata nel ricordo degli esuli

La biblioteca civica Majno in collaborazione con l’hub Istituti Culturali del Comune di Gallarate hanno presentato sabato 11 Febbraio, alle ore 17.00 il libro “Testimoni di un esodo” editore Mimep-Docete.

Presenti: il prefetto Salvatore Pasquariello, il presidente Anvgd Varese Pier-Maria Morresi, uno degli autori Donatella Salambat e l’ Associazione Nazionale Marinai d’Italia, l’ Associazione dei Finanzieri, dei Carabinieri, degli Alpini in congedo.

L’evento si inserisce all’interno della commemorazione del Giorno del Ricordo, una ricorrenza nazionale che si celebra il 10 Febbraio, istituita con la legge del 30 Marzo 2004 n. 92 con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria di quei tragici eventi, le uccisioni di uomini e donne di nazionalità italiana e l’esodo forzato di istriani, fiumani e dalmati dalle terre del confine orientale nel secondo dopo guerra.

Il libro “Testimoni di un esodo” presentato alla biblioteca civica Majno, raccoglie dodici testimonianze delle tragiche vicende vissute in prima persona o attraverso il ricordo dei genitori nell’arco temporale dal 1943 al 1958.

L’opera contiene la prefazione dell’Arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, che ricorda come il suo predecessore mons. Antonio Santin “fece sentire la sua voce coraggiosa e profetica nel denunciare i silenzi su un dramma terribile esponendosi con lealtà e senza mezzi termini sempre dalla parte della Verità storica. Anche nel giorno del ritorno a Trieste all’Italia nel 1954, davanti al Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, ricordò l’ingiusto strappo della zona B dalla Madre Patria.”

L’incontro è iniziato con l’intervento dell’assessore Claudia Mazzetti, che ha portato i saluti dell’ Amministrazione Comunale ed ha ricordato come sia importante questa giornata, che deve essere vissuta per non dimenticare gli eventi accaduti nell’immediato dopo guerra del Secondo conflitto Mondiale nelle terre conosciute come confine orientale

Pier-Maria Morresi presidente Anvgd Varese uno dei testimoni presenti del libro. Nel suo intervento ha ricordato parte della sua vicenda personale e cosa significava nell’Italia di allora essere esule, i ricordi dei genitori che mai facevano trapelare la loro nostalgia o dispiacere perciò che avevano subito.

Il Presidente di Anvgd ha toccato anche un argomento, che è conosciuto e sentito solo agli esuli, purtroppo ancora oggi. Spesso sui documenti per chi è nato in quei territori appare ancora la dicitura “escursionista estero” nonostante esista una legge dello Stato Italiano, che riconosce il diritto di avere indicato per chi è nato in quelle terre la nazionalità italiana.

Chi è nato in quei territori ancora oggi se deve richiedere un qualsiasi documento come il rinnovo della patente, la richiesta della carta d’identità o semplicemente per essere preso in carico dal Servizio Sanitario Italiano deve battagliare per vedere riconosciuto un diritto sancito dalla Repubblica Italiana.

Il prefetto dottor Salvatore Pasquariello al termine dell’incontro è intervenuto sul tema del risarcimento danni di guerra causati alla Jugoslavia. Danni pagati dall’Italia cedendo in toto le proprietà degli italiani al Governo di Tito e delle sofferenze patite da coloro che hanno abbandonato beni, affetti e ricordi. Un intervento sentito e commosso nel ricordo di quei tragici eventi.

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